L’Ordine Architetti PPC e la Fondazione di visite, aventi come filo conduttore la riscoperta di alcuni maestri trevigiani, attraverso il loro diverso modo di interpretare il rapporto con le preesistenze storiche, nel tessuto urbano, nelle nuove aree di espansione e nella campagna veneta. Da quest’ultima inizieremo con le prime visite: due ville storiche immerse nei rispettivi parchi romantici sono l’ambito in cui gli architetti si cimentano con il tema della memoria per interrogarci sul senso del rapporto tra nuovo e antico, “DEL PERMANERE E DEL MANIFESTARSI DELL’OPERA COME ESPRESSIONE DEL TEMPO”, “come esplicitazione del limite tra la natura del sito e l’artificialità del progetto”.
La prima visita riguarda il restauro e l’ampiamento di un parco romantico di fine Ottocento eseguito dalla paesaggista Livia Musini.
La seconda visita tratta l’ampliamento con una nuova ala di una villa settecentesca eseguita dallo Studio Bandiera e Facchini architetti.
Questi momenti di incontro intendono promuovere non solo la cultura paesaggistica e architettonica del territorio a cui apparteniamo, ma anche l’importanza dell’impegno sociale ed etico di questi colleghi. Le passeggiate, mirate all’osservazione e all’ascolto dal vivo di alcune opere significative, saranno arricchite dal racconto di chi, conoscendoli a fondo, ne approfondirà le figure professionali e l’impegno profuso nella ricerca progettuale.
LIVIA MUSINI
L’incontro omaggia l’architetto e paesaggista iscritta all’Ordine di Treviso al n. 35 dal 1957: una donna che ha contribuito ad elevare la cultura dell’architettura e del paesaggio attraverso la pratica e l’impegno professionale. L’intervento del parco permette di approfondire il rapporto tra costruito e ambiente.
Come lei stessa raccontava “l’ascolto dello spirito dei luoghi è sempre stato il punto di partenza del progettare sia edifici sia giardini,” perché “i miei progetti nascono guardandomi attorno, sentendo il vento e la pioggia sulla pelle, guardando il trasmutare della luce, assaporando gli odori…”
Visiteremo un parco storico di una villa privata di 45.000 mq, che l’architetto ha restaurato e ampliato durante gli ultimi anni del secolo scorso.
Avremo il privilegio di vedere il risultato di questo progetto a oltre vent’anni di distanza, perché come dice l’autrice “il grafico del progetto è steso in quattro dimensioni, di cui la più impegnativa è la dimensione tempo.”
Il parco è parte di un complesso che nasce nel XVI secolo come convento dei Cappuccini, con chiostro, chiesetta e una serie di orti con il relativo pozzo.
Nel XVIII secolo viene trasformato in villa di campagna con annessi agricoli. Agli inizi dell’Ottocento Gian Antonio Selva, l’architetto che per primo introduce in Veneto la cultura del giardino all’inglese, riceve l’incarico di ristrutturare la facciata e realizzare un parco.
Alla base dell’attuale restauro complessivo del parco vi è una ricerca botanica e comparativa, e un rilievo delle tracce superstiti da cui trarre indicazioni sulle diverse vicende succedutesi nel tempo. Per la parte storica si è proceduto ad un ripristino di quanto riscontrato e a marginali inserimenti, intorno all’abitazione, di fioriture di lettura chiaramente contemporanea.
Tutta la parte che circonda l’ambito storico, fino a dieci anni fa coltivata a granoturco, è stata movimentata con modellazioni del terreno e con percorsi dettati da intenti prospettici e da esigenze di manutenzione meccanica.
Varcato il portone principale d’ingresso del complesso di Villa Wiel, poi Berti, ora Stefanel, lasciandoci alle spalle la stazione ferroviaria di Oderzo, fin dai primi passi saremo immersi in un percorso ricco di suggestioni, storia, saperi e poesia.
Il racconto sarà condotto da Martina Davanzo (Davanzo Architetti), architetto e paesaggista e da Maria Antico, architetto
PROGRAMMA
Sabato 27 maggio 2023, dalle ore 9:30 alle 12:00
Ritrovo presso il parcheggio della stazione dei treni di Oderzo (Via della Stazione)
Ore 9:30
Saluti iniziali
Ore 9:45
Ingresso e presentazione storica del complesso
Ore 10:00
Inizio del percorso ad anello di circa 2,5 km lungo l’argine boscato
Ore 11:15
Arrivo alla Villa con vasca d’acqua e chiesetta
La visita diventerà anche occasione per ricordare Tiziana Prevedello, collega prematuramente scomparsa 5 anni fa.
Ore 12:00
Conclusione dell’incontro
CURATORE
Stefano Zara
QUOTA
Coloro che avessero acquistato l’abbonamento alle attività formative di FATV potranno partecipare alla visita gratuitamente.
Quota base: € 12,20 (Iva inclusa)
Pagamento mediante bonifico bancario intestato a:
Fondazione Architettura Treviso c/o Banca Intesa San Paolo
IBAN: IT94 Z030 6912 0701 0000 0000 148
CAUSALE: Visita Villa Oderzo + nome e cognome
ISCRIZIONE
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LA PARTECIPAZIONE È APERTA A TUTTI FINO AD UN MASSIMO DI 30 PERSONE
ATTESTATO
Sarà rilasciato un attestato di frequenza.
CREDITI FORMATIVI
Per la partecipazione alla visita è riconosciuto 1 CFP per gli iscritti all’Albo degli Architetti PPC qualora la frequenza non sia inferiore al 100% della durata complessiva dell’evento (Punto 5.1 del testo delle Linee Guida del CNAPPC approvato il 19/12/2019). L’Ordine provvederà alla registrazione dei CFP direttamente sul nuovo portale del Consiglio Nazionale Architetti PPC.
TERMINE ISCRIZIONI
25 maggio 2023